Cronache dal Balcone - 19 aprile 2020, dalle ore 13,50 alle ore 14,05
date » 19-04-2020
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Due bandiere annoiate pendono dal balcone di un palazzo a sinistra, un’altra, sul balcone di un palazzo un po’ più in là, sventola con poca convinzione.
Un vecchio con la mascherina mal messa cammina a stento appoggiandosi al bastone, una vecchia, anche lei con la mascherina cammina a piccoli passi sull’altro marciapiede.
Dal piano di sotto arrivano, odori di bagnoschiuma e di soffritto, mentre da un balcone, aldilà della strada, una coppia di anziani sistema lo sportello di un mobiletto grigio di metallo, da esterni. Mi ricordo che li notai una quindicina di anni fa’ quando tornai ad abitare in questa casa, erano sempre sullo stesso balcone che sistemavano le piante. Una pancia di sostanza lui ed una procacità agée lei, mi venne da pensare che si amassero. Mi colpì il loro aspetto, li vedevo bene a far parte di un pubblico televisivo.
Ora la pancia ha perso la sua autorevolezza e la procacità di lei si è trasformata in un tutto tondo. E’ lui che, a voce alta, dà ordini su come procedere, ma la sistemazione dello sportello si conclude in un clima di collaborazione, i due sono anche d’accordo su dove sistemare un vaso di fiori.
Il negozio del bangla è ancora aperto e il proprietario, con mascherina azzurra e guanti bianchi, sta a braccia conserte poggiate sulla pancia, in mezzo al marciapiede ricoperto di cicche, da qui non le vedo ovviamente, ma quando passo lì davanti noto il tappeto giallino. E’ una persona gentile, una volta mi ha aspettato per lasciarmi il posto dove parcheggiare la macchina.
E’ primavera, si sta bene in balcone in maniche di camicia, il cielo però è autunnale, tutto è grigio.
Da qualche finestra aperta arrivano suoni, parole, voci. Passa una donna col cagnolino e come tradizione vuole, i due si assomigliano.
Passa l’autobus di corsa, non rispetta il limite imposto dei 30 kilometri orari ed il palazzo trema, non si ferma neanche alla fermata, nessuno vuole scendere, nessuno vuole salire. Ora il bangla ha chiuso, i due vecchi ce l’hanno fatta a girare l’angolo, la coppia del balcone è rientrata, rientro anch’io, fuori è solo grigio.
Roberto Cavallini